Il Perù è un paese dell’America Latina in rapido sviluppo, con importanti diseguaglianze sociali ed economiche, soprattutto nelle regioni rurali ed amazzoniche. Il forte flusso migratorio verso la città, degli ultimi anni, ha innalzato notevolmente la densità abitativa urbana, con gravi conseguenze di inadeguatezza dei servizi e delle strutture educative. Il tasso di alfabetizzazione nel Paese è del 97%, grazie soprattutto ad un sistema scolastico obbligatorio, ma la qualità dell’insegnamento pubblico è bassa e inadeguata. Ben due terzi dei bambini da 0 a 17 anni vive al di sotto della soglia di povertà e di questi il 9,1% non ha accesso al sistema scolastico nazionale. Un fenomeno molto diffuso è anche quello del lavoro minorile, che costringe i minori peruviani, in età scolare, a lavorare per contribuire al sostentamento economico della famiglia.
Segnato da una profonda e prolungata instabilità politica, il Madagascar è oggi in una situazione economica e sociale estremamente complessa, con più del 50% della popolazione che vive al di sotto della soglia di povertà e priva di qualsiasi servizio di base. L’agricoltura praticata con metodi arcaici e dipendente dalle variazioni climatiche e la disoccupazione dilagante, soprattutto nelle aree urbane, spinge numerose persone a vivere per strada. Fortemente preoccupante è la condizione dell’infanzia. La scarsa diffusione delle strutture sanitarie e il livello di malnutrizione ( il 48% di bambini che soffrono la fame) incidono profondamente sul tasso di mortalità infantile che risulta piuttosto elevato, specie sotto i 5 anni. A questo si aggiunge la debole diffusione dell’istruzione e dell’educazione. A causa dei costi elevati, infatti, il tasso di abbandono scolastico è molto alto tra i minori e comporta, naturalmente, una grossa percentuale di analfabetismo, che colpisce, ad oggi, circa la metà della popolazione adulta.
La Repubblica indiana è un Paese con diversi primati: è la seconda nazione più popolosa del mondo dopo la Cina e la più grande democrazia, con più di un miliardo di cittadini. Di importanza strategica cruciale durante il colonialismo, l’India fu assoggettata alla corona britannica da cui ottenne l’indipendenza dopo più di mezzo secolo di lotte e rivendicazioni. Il Paese risulta classificato al 136° posto nella classifica UNDP 2013, con un indice di sviluppo umano pari a 0.554 e con una speranza di vita alla nascita di 66 anni. Il sistema economico attuale seppure sviluppato, infatti, non è in grado di far arrivare la ricchezza alle fasce più deboli e povere della popolazione. L’elevato numero di abitanti comporta, inoltre, una forte domanda di alimenti e rende necessaria una crescita rapida della produzione agricola, grazie alla coltivazione intensiva. La scarsa disponibilità di acqua potabile, le condizioni igieniche scadenti e l’alto tasso di analfabetismo, completano infine il quadro di una popolazione ancora bisognosa di supporto e sostegno.
GUINEA BISSAU
La Guinea-Bissau è un paese situato in Africa occidentale ed è una delle più piccole nazioni dell’ Africa continentale. Proclamata nel 1952 provincia d’oltremare, la Guinea-Bissau divenne ben presto il centro delle rivendicazioni indipendentiste nei confronti del regime portoghese. L’indipendenza dal Portogallo fu proclamata il 24 settembre 1973 e riconosciuta il 10 settembre 1974. Nonostante la recente guerra civile in Guinea-Bissau sia durata appena un anno, i risultati sono ancora pesanti sull’equilibrio socio-economico di questo territorio. Il Paese risulta essere classificato al 176° posto dell’UNDP, con un indice di sviluppo umano pari a 0.364, con una speranza di vita alla nascita di 54 anni, con un tasso di alfabetizzazione del 55% (il quale presenta un pesante divario tra maschi e femmine) e l’3,9% della popolazione adulta affetto da Hiv. ruolo importante all’interno dell’economia nazionale è svolto dalle donne, responsabili di circa il 70% della produzione e dellatrasformazione alimentare, nonostante sia riconosciuto loro un ruolo subalterno nella socierà.
Nonostante la Tanzania goda di una situazione di relativa stabilità politica e sociale rimane ancora oggi uno dei Paesi più poveri al Mondo con gran parte della popolazione che vive con meno di un dollaro al giorno e si occupa di un’agricoltura di sussistenza resa estremamente complessa dalle condizioni topografiche e climatiche del luogo. Molto complessa è la situazione dell’infanzia. La carenza di cibo, unita alla diffusione di alcune patologie, la cui cura risulta complessa a causa dell’ estrema scarsità di strutture sanitarie, farmaci specifici e personale medico qualificato, specialmente nelle zone rurali, fa si che il tasso dei bambini sottopeso al di sotto dei 5 anni sia pari al 22% e che il tasso di mortalità infantile si attesti intorno all’11%. Il sistema scolastico risulta debole e inefficiente a causa degli irrisori investimenti del governo nel settore educativo, con grosse sacche di popolazione adulta completamente analfabeta.