EVS: Educate Vocational Solidarity è uno Sve di gruppo promosso da FOCSIV e dalle ong partner ADP, CVM, ENGIM ONG, ENGIM PIEMONTE, RTM E COE.
Il progetto, dura 10 mesi e coinvolge 28 giovani per 8 mesi di servizio in Perù,Tanzania, Ecuador, RD Congo,Argentina e Madagascar, ed ha l’obiettivo primario di offrire ai giovani un percorso formativo esperienziale che li aiuti a maturare competenze e abilità utili per un futuro lavorativo ed a rafforzare il senso di cittadinanza europea, incoraggiando l’attenzione verso “l’altro” e l’impegno civico nelle comunità di origine.
I volontari saranno coinvolti in attività educative, assistenziali e di promozione al fine di contribuire a garantire i diritti fondamentali di minori, giovani e delle loro famiglie che vivono ostacoli educativi, sociali, economici, culturali, sanitari e geografici. I territori di servizio sono, infatti, accomunati da situazioni di povertà diffusa che determinano dispersione scolastica, disagio, marginalizzazione, vittimizzazione e disgregazione familiare.
I volontari avranno occasione di usare creatività e inventiva per proporre e realizzare le attività; saranno accompagnati nel sentirsi “motore di cambiamento” nella lotta a povertà e marginalizzazione, e beneficeranno dell’incontro con le differenze culturali e religiose. Un patrimonio esperienziale prezioso che i giovani porteranno al loro rientro, in Italia e in Europa.
Tematiche
Le tematiche affrontate nel progetto sono: Consapevolezza Europea, Minori e cooperazione allo sviluppo.
- ll tema della Consapevolezza Europea è strategico per la costruzione dell’Europa e caratterizza l’impegno comune di istituzioni e società civile. A fronte però dei risultati positivi conseguiti in questi ultimi anni (i giovani si incontrano di più e si confrontano), cresce l’insicurezza individuale per il futuro (anche a livello economico), che alimenta egoismi nazionali, regionali e campanilisti. La crescente coscienza di essere cittadini europei infatti non comporta automaticamente negli individui solidarietà, fratellanza e impegno civile. Per far questo è invece necessario sperimentare che l’Europa è intreccio di culture diverse, assumendosi il rischio del confronto. Tramite l’esperienza SVE in Paesi in via di sviluppo, i giovani saranno accompagnati nel rapportarsi con “l’altro”, immergendosi nella diversità e comprendendone il valore in termini di ricchezza e non di minaccia.
- Il tema dei Minori rappresenta invece l’ambito concreto di attività dei volontari. In tutte le sedi, i volontari saranno coinvolti nell’educazione e sensibilizzazione di minori (under 18) e giovani che vivono condizioni precarie lontane dalla piena realizzazione dei loro diritti: non vanno a scuola, sono oggetto di abusi e violenze, vivono difficili condizioni igienico-sanitarie, lavorano per sostenere le famiglie. I volontari SVE saranno accompagnati nella comprensione dell’importanza di investire sui minori e sulla loro formazione/educazione/sensibilizzazione per promuovere lo sviluppo locale.
- Il tema della Cooperazione allo sviluppo, ambito elettivo di azione delle Organizzazioni di invio che considerano l’aiuto “all’altro” come supporto all’autosviluppo locale e promozione delle risorse umane e intellettive già presenti sul territorio. Tutte le attività in cui saranno coinvolti i giovani SVE rientrano in questo tipo di approccio che valorizza “l’altro” come risorsa preziosa per lo sviluppo individuale e del proprio territorio. I giovani SVE saranno accompagnati a comprendere il modo in cui operano le ONG di sviluppo, utile per un eventuale inserimento lavorativo in questo ambito, e più in generale che ciascuno nel suo piccolo è motore di cambiamento del proprio territorio e del proprio futuro.
Nelle diverse sedi i temi dei Minori e della Cooperazione allo sviluppo saranno declinati in modo più specifico a seconda delle caratteristiche dei diversi contesti territoriali e le expertises delle organizzazioni di accoglienza. In particolare si affronteranno anche i temi dello sport e delle attività all’area aperta, della formazione professionale per contribuire allo sviluppo urbano/rurale, dell’integrazione sociale (comunità Rom) e della parità di genere. Temi ulteriori su cui i volontari SVE avranno possibilità di acquisire competenze e conoscenze, utili al loro rientro in Italia e futuro inserimento lavorativo.
“EVS: Educate Vocational Solidarity” is an EVS group project in the field of international cooperation and awareness-raising initiatives launched by FOCSIV, Italian Coordination and Sending NGO, and 6 other Sending Organizations.
The project main themes are the raise of European awareness (values and active citizenship), Children rights and Cooperation to development in the Developing Countries. FOCSIV aims indeed are to spread the culture of solidarity among young people in order to promote young people’s active citizenship in Europe and activate their participation in the construction of a new welcoming society where the needs of the poorest are satisfied and where peace, respect and nonviolence are at the foundation of the European community and its international role. The project starting point is expressed in the title: youth have in themselves the seed of solidarity and this service experience can change that inner calling into solid action.
The project entails the engagement of 28 volunteers for a 10 months project in supportive activities implemented in the framework of Cooperation to development in Peru, Tanzania, DR of Congo, Ecuador, Madagascar and Argentina. The objective is to better children and youth’s condition, strengthening the Hosting Organizations’ activities in the field of Children care and Youth. According to their attitudes and personal interests, European volunteers will be involved in school support, play and recreational activities, home care and family support.
The methodological approach is based on experiential learning and protagonism of the volunteers in all the project creative stages. FOCSIV will assist volunteers and will help them discover the intercultural content of the project experience. EVS volunteers will be also guided to become aware of the self-learning process they’ve experienced, will acquire skills and competencies, attested by the Youthpass at the end of the service period, and will enrich their cultural background.