Essere vegani/vegetariani in Perù? Una locura vi starete dicendo e invece no.
Nonostante i peruviani siano il secondo popolo al mondo (dopo i brasiliani) per consumo di carne di pollo e il non mangiare animali sia vista dalla maggior parte delle persone ancora come una grave malattia da cui curarsi, le alternative culinarie non mancano e il movimento vegano antispecista e salutista è fortemente in crescita.
Infatti dopo aver vissuto in Argentina, la patria per eccellenza della carne, e aver trovato anche lì molti ristoranti e molte persone impegnate in un’opera di coscientizzazione volto al riconoscimento del diritto alla vita degli altri esseri viventi, ero abbastanza tranquillo e fiducioso delle possibilità peruvielle. E così è stato, anche se non immaginavo una scoperta di queste proporzioni.
A Lima sono entrato in contatto con un movimento che si chiama “La Revoluciòn de la cuchara” che promuove, appunto, una rivoluzione dei nostri piatti: abbandonare la carne e i prodotti di derivazione animale. Si è sviluppato da diversi anni in tutta l’America Latina (Messico, Guatemala, Nicaragua, Ecuador, Venezuela, Colombia, Cile, Bolivia, Argentina, Brasile). A questa rivoluzione aderiscono, ristoranti vegetariani/vegani, negozi di prodotti naturali non testati e centri culturali. Così facendo han creato una rete di appoggio e scambio di informazioni tra loro stessi e una possibilità di far usufruire di vari sconti per tutto il continente.
Infatti pagando 5 soles i clienti possono ottenere un simbolico passaporto della revoluciòn che permette al suo possessore di ottenere piatti, prodotti, libri praticamente a metà prezzo, in qualsiasi parte del mondo.
A Lima i ristoranti affiliati sono molti e il centro operativo si trova in un bel palazzo vicino al centro storico di Lima. E’ gestito da un gruppo di Hare Krishna che ha creato un centro culturale con molte attività. E’ possibile così partecipare a conferenze sul veganesimo e sull’ambiente tenute da distinte personalità di vari paesi (dietisti argentini, sociologi colombiani, scrittori, attivisti), corsi di cucina vegana, proiezione di filmati e il tutto sempre completamente gratuito.
Una volta al mese vengono anche organizzate feste della durata di tutto il giorno, con musica e spettacoli e un vasto buffet, il tutto rigorosamente nel rispetto degli animali e dell’ambiente.
Viaggiando per il Perù e nei paesi limitrofi (Cile e Bolivia), in mete più turistiche di quanto possa essere Lima che è solamente una città di passaggio, le possibilità aumentano sempre di più.
Infatti i latini, abili venditori, sanno che ormai tra gli stranieri c’è una buona fetta che è vegetariana e così tutti i ristoranti e ostelli offrono sempre nel loro menù una alternativa ai tipici piatti peruvielli (pollo e pesce) per non deludere e farsi scappare i loro clienti.
A Cuzco, Puno, La Paz, Arequipa infatti ho trovato i migliori ristoranti. Addirittura nella capitale boliviana ho incontrato una cholita (tipica donna andina) che vendeva, seduta a fianco della cattedrale, hamburgher di lenticchie a 2 boliviani (meno di 30 centesimi di euro) ordinatamente tenuti nella sua borsa.
Concludo con la ricetta e una scritta letta su un muro di un locale vegano a Cuzco, gestito da una bellissima coppia, lei brasiliana e lui peruviano, in cui ho mangiato un piatto di ravioli alla zucca con crema al latte di cocco tra i più buoni della mia vita fino ad ora.
“Los animales existen en el mundo por sus propias razones no fueron hechos para el hombre, asì como los negros no fueron hechos para los blancos ni las mujeres para sotometerse a los hombres.”
La ricetta è per fare delle barchette di avocado (qua chiamato palta e mangiato in quantità industriali) con riso. Semplicissima.
Ingredienti per due persone:
- 1 avocado maturo
- 120 grammi di riso
- 1 limone spremuto
- pepe arcobaleno (o pepe bianco)
Preparazione:
Bollire il riso, scolarlo, sciacquarlo in un colino con acqua fredda e lasciarlo scolare di nuovo molto bene.
Tagliare in due per il lungo l’avocado maturo, estrarre il seme e con un cucchiaino togliere tutta la polpa senza rompere la buccia dell’avocado. Schiacciare bene con una forchetta la polpa riducendola a poltiglia, aggiungere subito il succo di limone, salare e pepare. Mescolare ora la polpa col riso amalgamando bene e riempire le due mezze bucce di avocado. Servire subito, altrimenti l’avocado annerisce.
Più facile e rapido di così…buona paltata!