ep. 6 – i tempi morti, i libri e la sovversione

Nel vecchio continente non è così raro vedere qualcuno con un libro in mano, che legge. Niente di cui stupirsi. A volte si cede all’irresistibile tentazione di sbirciarne il titolo, e può capitare di imbattersi in qualche volume dei cari Volo o Moccia, o nelle 50 sfumature del colore del momento. Si storce il naso, ma niente di più.
Quì in Messico, o per lo meno ad Aguascalientes, dove un testo classico costa almeno come cenare fuori, invece è qualcosa di insolito, sovversivo forse.

3333Un momento vuoto, tiri fuori il libro ed inizi a leggere. Bambini e ragazzi ti guardano a volte ti chiedono con tono sorpreso se ti piace molto leggere. Esistono progetti, iniziative di promozione alla lettura, ma forse quello che meglio continua a funzionare è il pure esempio: ultimamente, mi capita infatti che seminaristi mi chiedano libri in prestito, che un ragazzino dell’Apoyo – dopo avermi raccontato con soddisfazione di essersi iscritto alla biblioteca di quartiere, mi chieda di consigliarli qualche bel titolo adatto a lui (e intanto inizia a leggere la ‘Divina Commedia’).
Gocce nell’oceano, soddisfazioni personali.

Questo articolo è stato pubblicato in Education for Active Citizenship, Messico da Biagio Grillo . Aggiungi il permalink ai segnalibri.

Informazioni su Biagio Grillo

Chi è? Educatore e insegnante, siciliano e bolognese d'adozione, hispanohablantes per passione. Cosa ha? 30 anni, una laurea in Linguistica italiana, una triennale in Storia, la valigia sempre in mano. Dove vive? Ad Aguascalientes, Aguascalientes, Mexico. Esperienze precedenti? Capo-scout Agesci (a.k.a. Akela) per molti anni, insegnante di italiano L2 per migranti, educatore con ragazzi con disturbi dell'apprendimento (DSA), progetto CMB presso Tema New Town (Ghana) Progetti per il futuro? ¡Ser feliz!

Lascia un Commento