Trabajos en curso

Lunedi 18 marzo, sveglia alle 6.30, inizia la terza settimana di SVE nell’I.E Colibri di Juliaca. Saluto in fretta i giovani amici argentini che hanno trascorso con noi questo fine settimana. Andranno a Cusco e poi continueranno il loro viaggio in Latino America con borsone, chitarra e le loro deliziose trufas.
Una volta sul pulman inizia a delinearsi un paesaggio molto diverso da quello che mi ha accompagnato lo scorso anno, l’altiplano nei dintorni di La Paz. Qui non ci sono grandi vette, il verde delle vallate e’ piu’ intenso e regala pascoli abbondanti ai numerosi animali e greggi, mentre il lago Titicaca, avvolto per ora da una sottile nebbia, domina questo scenario quasi surreale.
Imagen 006 Quando raggiungo la scuola, i bambini sono gia’ in classe. Con Pedro, il collaboratore tuttofare, decidiamo di pulire il comedor e la cucina, in pessimo stato. In teoria la mensa avrebbe dovuto essere aperta proprio oggi. Tuttavia, gli alimenti per la colazione forniti dal Ministero per l’inclusione sociale e lo sviluppo, attraverso il programa Qaliwarma, non sono ancora arrivati. Per il pranzo quest’anno i ragazzi della primaria acquisteranno ogni giorno un ticket di 1 sol, mentre quelli della secondaria di 1, 5 soles. Questo perche’ la Municipalitad di Juliaca, con il suo Programa de Complementación Alimentaria, non riesce a garantire una copertura totale.Mi viene da pensare che le autorita’ governative e locali, sebbene molti proclami, faticano ancora ad assicurare a questi ragazzi una alimentazione adeguata.

Dopo qualche ora siamo costretti a fermare le pulizie, c’e’ un problema idraulico che verra’ risolto solo nel tardo pomeriggio. Al momento non abbiamo soldi per riparare le finestre, da dove arriva l’acqua che ha invaso buona parte del comedor e neppure quelli per riparare il guasto.
Decido allora di continuare con la biblioteca, una piccola aula dove sono accumulati per lo piu’ libri e materiale inviati dal Ministero dell’Educazione, vecchi mobili, vestiti e molte altre cose. Ogni tanto vengono a farmi visita i ragazzi e Marisol, la piccola della donna che gestisce un chiosco nell’istituto. Mi danno una mano con entusiasmo e mi chiedono perche’ intendiamo mettere a posto. Gli spiego che io e Francesca (altra volontaria SVE) vorremmo utilizzare questo spazio come biblioteca e non come deposito e con la vendita dei libri fuori edizione e delle bottiglie in plastica sostenere i laboratori. Abbiamo in mente sei taller: lettura e cuenta cuentos, ozio ecologico, cittadinanza attiva, risoluzione dei conflitti, inglese, e infine gastronomia.

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Il giorno dopo, passiamo con Francesca, Pedro, il direttore Pele’ e la nuova insegnante Roxana, tutto il giorno a spostare, pesare e vendere l’enorme quantita’ di libri. I ragazzi ci danno nuovamente una mano, molti tra le numerose pile scelgono i libri da portare a casa.
Alla fine raccogliamo come 117,20 soles, poco piu’ di 36 euro. Ci riuniamo con alcuni docenti per decidere assieme come utilizzarli. Si potrebbe comprare uno scaffale, i vetri per la mensa, aggiustare i servizi igienici e al contempo utilizzare questa piccola somma per i taller. Una sfida insomma! Ritorniamo a Puno verso le 20.30, dopo aver mangiato con avidita’ il nostro polletto alla brasa con patate, fatto un giretto al mercato e goduto del cielo stellato lungo il tragitto.

Ora siamo di nuovo a casa con i brani di Sumo e Pescado rabioso, gruppi argentini, e una buona Cusqueña.

 

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